Un recente studio pubblicato sulla rivista Agronomy ha dimostrato come l'uso di immagini visibili e termiche acquisite da un drone possa essere un metodo efficace per monitorare lo stato idrico delle piante, la crescita della chioma e la resa degli ulivi. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per la gestione sostenibile dell'acqua in agricoltura. Gli autori dello studio, provenienti dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Pisa, hanno condotto un esperimento su ulivi maturi di due cultivar sottoposti a piena irrigazione, irrigazione deficitaria (41-44% della piena irrigazione) o condizioni di pioggia naturale. Hanno scoperto che l'irrigazione deficitaria aveva un effetto limitato o nullo sulla resa di frutta e olio. L'uso di immagini termiche acquisite da un drone ha permesso di stimare l'indice di stress idrico delle colture, mostrando una significativa correlazione con il potenziale idrico del fusto (R2 = 0.83). Le immagini RGB acquisite dal drone hanno permesso di stimare il volume della chioma dell'albero e di rilevare differenze nella crescita della chioma tra i diversi regimi di irrigazione.